LINK ROOM
ALESSANDRA MAIO
15.06-15.07.2023

TESTO A CURA DI
MARIA CHIARA WANG
In occasione di Open Tour 2023 e della mostra Virtati l'ha nel Foho, dialogo bi-personale tra i giovani artisti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna Giuseppe Francalanza e Jacopo Risaliti, la galleria Studio la Linea Verticale propone il terzo appuntamento con la Link Room - Office Project Space. Gli spazi dell’ufficio si trasformano in project space per accogliere le opere di Alessandra Maio, ex studentessa Ababo, in un dialogo incentrato sulla cromia e su una condivisa atmosfera fuligginosa, oltre che sulla formazione artistica di provenienza. Per l'occasione il testo a seguire che accompagna l'esposizione è scritto da Maria Chiara Wang.

Sto cercando di non perdermi
Non voglio perdermi in questa confusione di idee
Mi perdo nella nebbia dei miei pensieri
A volte confondo i sogni con i ricordi
I sogni non hanno confini
Senza confini da superare non so dove andare
A volte confondersi aiuta a capirsi
Oggi non voglio pensare a niente
Non ho voglia di pensare a niente
Non ho voglia di pensarci più
Non voglio pensarci più
Non ho voglia di pensare ad altro
Non riesco a pensare ad altro
Leggere i titoli delle opere di Alessandra Maio in successione è come condurre lo sguardo tra i versi di una lirica dell’Io più profondo, un Io scisso tra la paura e il desiderio di perdersi tra i propri pensieri, di lasciarsi andare al loro flusso e di abbandonarsi allo spazio infinito dei sogni. Ne emerge il ritratto intimo di uno stato d’animo inquieto in cerca di un proprio equilibrio, di una direzione, di un orizzonte. Si percepisce la fatica, talvolta l’affanno, del lavorio di una coscienza che profonde tutte le proprie energie nella ricerca della quiete, tra fughe e ritorni senza soste intermedie, tra emozione e ragione. L’artista si mette a nudo mediante una scrittura che, nella ripetizione del gesto controllato, cerca la via di uscita da un labirinto di idee contraddittorie, specchio fedele delle complessità della mente umana che si muove tra volontà, intuizioni, sensazioni, memorie.
Perditi e ritrovati, attimo dopo attimo (…)
devi creare un ritmo tra il perderti e il ritrovarti: la vita è una musica,
e la musica può esistere solo se le due cose si alternano,
altrimenti sarebbe monotona.
[Osho, Discorsi, 1953/90]