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TESTI CRITICI

Gli arrabbiati del Battibecco. Bologna 1962. Studio la Linea Verticale Maurizio Bottarelli

Studio la Linea Verticale sin dalla sua prima mostra si è affidata al contributo critico degli addetti del settore. Sebbene la curatela delle mostre sia direttamente legata alla galleria, per poter rimanere concentrati sulla nostra ricerca, riteniamo indispensabile invece l'apporto critico esterno, in grado di dare una chiave di lettura diversa dalla nostra. Le mostre della galleria, infatti, si dividono in due tipologie: il titolo tripartito, di concezione circolare, come Opaco-Spettro-Opaco o Terreno-Ultra-Terreno, indica una mostra curata dalla galleria, con sempre un riferimento testuale delle motivazioni e della riflessione ad essa legata, alle quali viene affiancato uno, o più testi affidati ad un critico o curatore. I titoli non tripartiti, invece, indicano che anche la curatela della mostra è affidata ad una figura terza, come nel caso de Gli arrabbiati del Battibecco. Si tratta, in questo caso, di mostre dalla forte valenza storico critica, atte a recuperare momenti storici del passato o che tentano di aggiungere un nuovo tassello e una nuova chiave di lettura alla storia dell'arte recente. 

Abbiamo avuto modo di collaborare e hanno scritto per noi dei testi critici figure di spicco del panorama artistico nazionale, critici di professione, direttori museali e professori universitari, quali Lorenzo Balbi, Tatiana Basso, Valerio Dehò, Pasquale FameliOlga Gambari, Carmen Lorenzetti, Roberto Mastroianni, Alessandro Mescoli, Antongiulio Vergine e Maria Chiara Wang

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Loopholes

Memoria dal passato di Giovanna Caimmi

La molteplice fenomenologia di Giovanna Caimmi

ORIZZONTE-SOMMO-ORIZZONTE

Giovanna Caimmi - Francesca Dondoglio

Mostra bi-personale che, per la prima volta, divide le artiste nelle due sale della galleria, configurandosi, così, come due piccole personali.

Per l'occasione abbiamo coinvolto sei critici e curatori per esprimere un pensiero, un personale ricordo o un approfondimento sulle artiste e le opere in mostra. Una mostra sul "paesaggio" nella sua più ampia accezione del termine, che indaga il rapporto tra l'orizzonte visivo e la verticalità di natura spirituale. 

L’una con il colore, l’altra con il segno, Francesca e Giovanna raggiungono le sommità dell’intento artistico, dimostrandoci che esiste un vertice orizzontale ed un orizzonte verticale e che, talvolta, un paesaggio può essere un passaggio oltre la nostra dimensione.​ I testi sono di seguito suddivisi tra le artiste:

Giovanna Caimmi: Lorenzo Balbi - Valerio Dehò - Carmen Lorenzetti

Francesca Dondoglio: Olga Gambari - Roberto Mastroianni - Alessandro Mescoli

Francesca Dondoglio - installation view at Studio la Linea Verticale, Orizzonte-Sommo-Oriz

Un'indagine sulla soglia

L’interiorità filosofico poetica

Nascita di una tensione

Navid Azimi Sajadi e Joseph Beuys, Cremmona Art Fair 2023, Studio la Linea Verticale Bolog

02.02.2023

Al di qua o al di là della finestra.

TERRENO-ULTRA-TERRENO

Navid Azimi Sajadi (1982) è nato a Tehran ma è cosmopolita; non stanziando mai a lungo in un solo luogo il suo paese è il mondo intero e la casa è la sua interiorità. Vettor Pisani (1934-2011), “artista povero e famoso”, come definì sé stesso con una scritta sul muro della Galleria Limen nel 2011, non ha bisogno di presentazioni, egli abita già il suo Teatro di Cristallo celeste.

Gli arrabbiati del Battibecco. Bologna 1962. Studio la Linea Verticale Maurizio Bottarelli

12.05.2022

Esordi di una gioventù arrabbiata

GLI ARRABBIATI DEL BATTIBECCO

La mostra ha riunito, dopo sessant'anni, gli artisti del Battibecco, ovvero gli allora giovanissimi Maurizio Bottarelli, Alberto Colliva e Franco Filippi. Con un’intenzione comune, insieme a Pasquale Fameli, abbiamo operato un lungo lavoro di taglia e cuci sulla Linea del Tempo, facendo sì che la fine di dell'anno non fosse più dicembre 2022 ma dicembre 1962.

Studio la Linea Verticale_Luca Campestri_Spettri_installazione video su monito led_2022 2.

22.09.2022

Spettro.grafia

OPACO-SPETTRO-OPACO

 

La seconda mostra di Studio la Linea Verticale ha posto in dialogo due giovani artisti "cacciatori", Claudio Valerio e Luca Campestri, i quali, con tecniche diverse, puntano ad una sublime preda comune. Il primo crea e trattiene, il secondo trova e libera, in un continuo reiterarsi di queste battute di caccia ai fantasmi. La forza discendente della manifestazione e la forza ascendente del ritorno alla sorgente. La preda dei due artisti è ciò che è non più o non ancora, lo Spettro. IL testo critico per l'occasione è stato scritto da Valerio Dehò.

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Del divenir sottile: l’immatériel par le matériau

Blue bus, where you taken us?

Assi di risonanza.

IMMATERIALE-CORPO-IMMATERIALE

La mostra inaugurale della galleria, collettiva con sette artisti,  Ludovico Bomben - Alberto Colliva - Vale Palmi - Armenia Panfolklorica - Quatriéme Paysage - Flavia Tritto - Claudio Valerio, coadiuvata dai testi critici di Tatiana Basso, Antongiulio Vergine e Maria Chiara Wang, oltre al testo di sala della galleria che segue al link.

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