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Carmen Lorenzetti - La molteplice fenomenologia di Giovanna Caimmi

Il testo a seguire, scritto da Carmen Lorenzetti per la mostra bi-personale Orizzonte-Sommo-Orizzonte, racconta le pratiche e la mutevolezza negli anni del lavoro di Giovanna Caimmi. Dagli esordi sino alla svolta del disegno, per arrivare alla scrittura e ai diari d'artista.


Giovanna Caimmi, Loopholes, 2023. Installation view at Studio la Linea Verticale. Ph. Paolo Serra


Giovanna Caimmi ha attraversato diverse pratiche nel suo lavoro, utilizzando la fotografia, il video e la performance, ha spesso lavorato partendo da immagini fotografiche poi modificate pittoricamente seguendo il metodo della “postproduzione”, finchè nel 2014 ha avuto un’illuminazione inaugurando un percorso affascinante e altamente personale basato sul disegno.


La svolta è arrivata “rovesciando le palpebre” e immergendo se stessa nella propria storia biografica, familiare e femminile. La macchina da cucire usata dalla mamma è diventata il mezzo trasformatore di un processo basato su carte veline incollate (ricucite) l’una sull’altra e una accanto all’altra come in un patchwork, sulle quali costruire con il disegno una storia rigogliosa dove uomo, natura e animale si fondono in una continua metamorfosi e dove l’identità si perde a favore di un sentimento panico e omnicomprensivo.


Giovanna Caimmi, Loopholes, 2023. Installation view at Studio la Linea Verticale.


Le carte dell’artista sono grandi e il processo del disegno avviene secondo partizioni, srotolando il supporto, esattamente come si fa lavorando a pezzi con la macchina da cucire. Il fare del disegno quindi diventa ricomporre storie, ricucire memorie, costruire mondi i cui labili confini rimandano a sogni e fantasie mitiche ed ancestrali.


Il disegno ha un puntuale contrappunto nella scrittura, deliziosi sono i diari disegnati dell’artista. Nella scrittura sempre in piena, come la sua immaginazione, vengono riversate riflessioni, emozioni, sentimenti, impulsi in un continuo lavoro di scavo del sé e della memoria collettiva di cui gli esseri viventi sono fragili e momentanee espressioni, che affiorano a tratti per poi essere inghiottite nel caos primordiale come avviene per le fantasmiche figure di Giovanna.


Carmen Lorenzetti

 

Giovanna Caimmi - Francesca Dondoglio


Fino al 03.06.2023

Dal mar. al sab. 15:30-19

Su appuntamento per gli altri giorni e orari


Testi critici

Per Giovanna Caimmi: Lorenzo Balbi - Valerio Dehò - Carmen Lorenzetti

Per Francesca Dondoglio: Olga Gambari - Roberto Mastroianni - Alessandro Mescoli


Studio la Linea Verticale

Arte Contemporanea

Via dell'Oro 4B - Bologna

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